Inquinanti organici persistenti (POP): una nuova famiglia di sostanze per l’ECHA

Negli ultimi due decenni, gli inquinanti organici persistenti (persistent organic pollutants, POP) sono stati al centro dell’attenzione a livello globale al fine di ridurne al minimo i rischi per l’ambiente e la salute. Come vengono regolati i POP e quale sarà il ruolo futuro dell’ECHA?
I POP sono sostanze chimiche che rimangono nell’ambiente, bioaccumulano attraverso la catena alimentare e rappresentano un rischio per l’ambiente e la salute umana. A causa delle loro proprietà intrinseche, queste sostanze possono anche essere trasportate su lunghe distanze, lontano dai luoghi in cui sono state prodotte o utilizzate.

Tali sostanze hanno quindi un alto potenziale di contaminazione, anche dei luoghi più remoti del pianeta come l’Artico. Una volta rilasciate nell’ambiente, è difficile ridurre la loro presenza. L’impatto sull’ecologia e sulla società è duraturo e può coinvolgere diverse generazioni.

Come sono regolati i POP attualmente?

Le sostanze chimiche che sono state identificate come POP includono:

  • pesticidi (come il DDT);
  • prodotti chimici industriali (come i bifenili policlorurati, che erano ampiamente usati nelle apparecchiature elettriche); o
  • sottoprodotti involontari formati durante processi industriali, di degradazione o di combustione (come diossine e furani).

Negli ultimi due decenni, i POP sono stati regolamentati a livello globale. Il Protocollo della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) sugli inquinanti organici persistenti (comunemente noto come il Protocollo di Aarhus) è stato adottato nel 1998. In seguito, nel 2001, è stata adottata la Convenzione di Stoccolma che identificava i primi 12 POP (dirty dozen). Da allora, questo elenco è stato ampliato per includere 33 POP.

Alcuni esempi di POP più recenti, che stanno gradualmente scomparendo in tutto il mondo, includono:

  • perfluorooctane sulfonic acid (PFOS), utilizzato in prodotti di consumo, come alcuni tessuti per esterni e articoli in pelle; placcatura dei metalli; schiume antincendio; e
  • hexabromocyclododecane (HBCDD) ampiamente usato come additivo ritardante di fiamma in tessuti, apparecchi elettrici ed elettronici e materiali da costruzione.

A livello di Unione europea, il regolamento sui POP rappresenta lo sforzo dell’Unione per attuare la convenzione di Stoccolma e la “Convention on Long-Range Transboundary Air Pollution’s Protocol on POPs”. Il regolamento mira a eliminare la fabbricazione, l’immissione sul mercato e l’uso di POP, sia in quanto tali che in miscela o contenuti in articoli.

Il regolamento contiene disposizioni per ridurre al minimo la produzione e il rilascio involontario di POP e per garantire la gestione sicura di scorte e rifiuti. Inoltre, gli Stati membri hanno istituito inventari delle emissioni per i POP non intenzionalmente prodotti, piani nazionali di attuazione e meccanismi per monitorare e scambiare le informazioni.

In che modo i POP sono collegati all’attività attuale dell’ECHA

Già oggi l’ECHA ha un ruolo indiretto con i POP. Il lavoro dell’ECHA per identificare sostanze estremamente problematiche (SVHC) è stato il trampolino di lancio per identificare potenziali POP. L’ECHA gestisce anche il processo di restrizione che sostiene ulteriormente il lavoro dell’UE per la proposta di nuovi POP per la Convenzione di Stoccolma.

Attraverso l’attività di valutazione ai sensi del regolamento REACH e del regolamento sui biocidi, l’ECHA genera dati e valuta potenziali sostanze persistenti, bioaccumulanti e tossiche / molto persistenti e molto bioaccumulabili (PBT/vPvB). Inoltre, il gruppo di esperti PBT dell’ECHA ha già fornito consulenza su diverse valutazioni POP.

I nuovi compiti POP dell’ECHA

Nel 2019, l’ECHA dovrà sostenere la Commissione europea e gli Stati membri nell’adempiere ai loro obblighi internazionali in materia di POP.

In particolare l’Agenzia si occuperà di:

  • sostenere l’identificazione e le proposte di nuove sostanze POP alla Convenzione di Stoccolma;
  • agire come interfaccia per la comunicazione degli obblighi relativi all’attuazione del regolamento sui POP. Ciò comporterebbe la ricezione e la diffusione di relazioni di attuazione da parte delle autorità competenti degli Stati membri, l’elaborazione di una panoramica sull’attuazione della normativa nell’Unione e il sostegno alla Commissione per la generazione di piani di attuazione.

Altri compiti previsti comprendono la promozione di uno scambio di informazioni sui POP tra i vari attori dell’UE e paesi terzi, aiutando il lavoro della Commissione nel comitato di revisione dei POP e sostenendo le attività di controllo dei POP attraverso il Forum dell’ECHA.

Fonte: ECHA

Pavia, 21 novembre 2018.

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