Alta non conformità dei dossier REACH secondo uno studio tedesco (fino a 7 dossier su 10 non compliant)

Sono necessari maggiori sforzi per aumentare la qualità dei dossier di registrazione REACH: questo è uno dei risultati del workshop “REACH Compliance – Un seminario sulla qualità dei dati nei dossier di registrazione” che si è svolto presso l’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR) a Berlino, il 23 e 24 agosto 2018.

Il seminario ha presentato i dati ottenuti nel corso di un progetto progetto tedesco che ha valutato oltre 3.800 dossier di registrazione REACH di sostanze prodotte o importate nell’Unione europea (per tonnellaggi > 100 t/a). Nel corso dello studio è stata verificata la presenza nei dossier delle informazioni tossicologiche ed ecotossicologiche obbligatorie previste dagli allegati del regolamento REACH.

Valutando un così alto numero di dossier (3800) si ritiene che il progetto mostri un quadro significativo della qualità dei dossier di registrazione REACH.

Il progetto, in corso dal 2014, ha rilevato che – in relazione agli endpoint valutati e considerati entro la data del workshop – il tasso medio di “conformità” era del 31% per le sostanze registrate nella fascia di tonnellaggio > 1000 t/a e più e il 44% per le sostanze registrate nella fascia di tonnellaggio 100-1000 t/a.

Nei dossier esaminati, l’opzione di deviare dai requisiti informativi standard fornendo giustificazioni per tali deviazioni è risultata essere comunemente utilizzata dai registranti – in media in circa il 70% dei registranti (intervallo 50-93%). Tuttavia, i dati alternativi presentati in tali dossier (ad esempio utilizzando il read-across) o le giustificazioni per l’omissione o l’adattamento delle informazioni standard, spesso non risultavano essere sufficienti. Ad esempio, il 32% dei dossier per le sostanze con un tonnellaggio >1000 t/a sono risultati “non conformi” con i requisiti previsti dal regolamento REACH, per endpoint valutati. Il tasso medio di “non conformità” è risultato essere pari al 19% per le sostanze fra 100-1000 t/a. Bisogna notare che la metodologia di valutazione applicata non ha consentito di decidere se tutti i dossier erano conformi o meno con i requisiti REACH; pertanto, per entrambe le fasce di tonnellaggio, è stato calcolato che in media per circa il 37% dei dossier non è stato possibile fornire un giudizio definitivo.

ECHA, che ha partecipato al workshop, farà tesoro dei dati derivanti da questo studio per organizzare le future attività di controllo sui dossier di registrazione e per valutare l’introduzione di altre misure volte a incoraggiare l’aggiornamento e il miglioramento dei dossier.

Documento BfR con le conclusioni del workshop: clicca qui

Pavia, 4 ottobre 2018.

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